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COD: ISBN 978-88-947440-4-0 Categoria: Tag: , , ,

Descrizione

In tutta la sua vicenda letteraria Ianus Pravo è rimasto fedele a una poetica vicina all’orfismo, praticata però attraverso una metodologia ascetica che, per certi versi, ricorda il pensiero sufista. Una torre di Babele che implode su sé stessa pur scoperchiando più vasi di Pandora. E in questo mistico contenitore convivono e deflagrano da sempre anche gli echi di autori amati dall’autore veneto trapiantato da molti anni in Catalogna, come ad esempio Campana, Laforgue e, su tutti, Leopoldo María Panero (del quale Pravo è stato traduttore, oltre che co-autore di vari libri). E anche questo suo nuovo lavoro porta in sé tutta una deformante visione, come quella di un cieco che riesce a vedere, per questo suo difetto salvifico, per davvero dentro il buio. Una poesia che nasce orfana di sé fin dal suo principio e che procede verso l’oblio della forma mediante un verseggiare preternaturale che si manifesta tramite flussi di coscienza e continue suture e litanie. Il risultato è balbuzie, inciampo, tradimento della lingua che infine cade, precipita nel linguaggio. Ed è così che la scrittura di Pravo si fa mancanza, radicale resa del corpo verso un’auspicabile sonorità ultima: quella del vuoto e dell’abbandono.

Autore: Ianus Pravo

Titolo: Plaga Pro statuere

pp. 61

Data di uscita: 21 marzo 2024

ISBN 978-88-947440-4-0

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Informazioni aggiuntive

Biografia dell'Autore

Ianus Pravo è nato a Treviso e vive a Barcellona, in Spagna. Ha pubblicato, tra gli altri, i volumi di poesia in lingua spagnola “Mudrà” (Saragozza, 2003), “N. S. A.” (ivi, 2004) e, in lingua italiana, “Senz’arma che dia carne all’imperium” (con Leopoldo María Panero, Firenze, 2011), “Il cervo giudicato” (Verona, 2022) risultato finalista al Premio Montano nel 2021. Sempre nello stesso anno ha ricevuto il Premio speciale del Presidente della giuria al “Bologna in lettere”, per la silloge “Segno e ventre”. Figura tra gli autori inclusi nell’antologia “Poeti della lontananza” (a cura di Sonia Caporossi e Antonella Pierangeli, Milano, 2014). Di Leopoldo María Panero ha tradotto in italiano i seguenti volumi: “Narciso nell’accordo estremo dei flauti” (Roma, 2005), “Dal Manicomio di Mondragón” (ivi, 2007), “Peter Pan non è che un nome” (con Sebastiano Gatto, Rovigo, 2011) e “Il cervo applaudito” (Milano, 2013). Ha partecipato come autore e attore ai mediometraggi “Banned”(2013) e “Estantigua” (2014), con la regia di Irada Pallanca (NOoN films).